
Vino rosé
GARGANTUA ROSÉ
Come il Gargantua Rouge e Blanc, anche il Rosé si basa sulla nostra idea di produrre dei vini indissolubilmente legati al sapere enologico della nostra famiglia. Dei vini basati su vinificazioni molto semplici, in acciaio, che rappresentino al massimo la tradizione, senza compromessi.
A torto, il Rosé è sempre stato etichettato come un vino scadente, o comunque creato con tagli o residui di altro. Noi non la vediamo così, anzi, dal nostro punto di vista è una delle etichette più difficili da ottenere.
L’uva deve essere perfettamente matura, le produzioni basse. Dopo la diraspatura le bucce rimangono nella pressa per circa due o tre ore, con la parte liquida a contatto con quella solida, ed è proprio nel passaggio fondamentale dalla buccia al mosto che noi estraiamo i classici aromi di frutto e di spezie, tipici della tradizione. Conclusa la macerazione, il mosto decanta per due giorni, così da togliere la parte fecciosa più grossolana. In seguito, il vino è di nuovo spostato e inizia la fermentazione alcolica, a temperatura controllata, che dura all’incirca una ventina di giorni.
Il Rosé viene poi travasato e sottoposto al batonnage per circa cinque mesi, in modo da conferirgli più complessità e grassezza. Infine, pulito e imbottigliato, rimane a riposo per circa due mesi prima di essere commercializzato.
Varietà: assemblaggio di varietà autoctone e internazionali a bacca rossa
Contenuto alcolico: 13% vol.
Età Vigneti: fino a 50 anni
Vendemmia: ottobre
Vinificazione: Acciaio
Resa (hl/ha): 65 hl/ha
Potenziale di invecchiamento: < 5 anni
Vino rosé
GARGANTUA ROSÉ

Varietà: assemblaggio di varietà autoctone e internazionali a bacca rossa
Contenuto alcolico: 13% vol.
Età Vigneti: fino a 50 anni
Vendemmia: ottobre
Vinificazione: Acciaio
Resa (hl/ha): 65 hl/ha
Potenziale di invecchiamento: < 5 anni
Come il Gargantua Rouge e Blanc, anche il Rosé si basa sulla nostra idea di produrre dei vini indissolubilmente legati al sapere enologico della nostra famiglia. Dei vini basati su vinificazioni molto semplici, in acciaio, che rappresentino al massimo la tradizione, senza compromessi.
A torto, il Rosé è sempre stato etichettato come un vino scadente, o comunque creato con tagli o residui di altro. Noi non la vediamo così, anzi, dal nostro punto di vista è una delle etichette più difficili da ottenere.
L’uva deve essere perfettamente matura, le produzioni basse. Dopo la diraspatura le bucce rimangono nella pressa per circa due o tre ore, con la parte liquida a contatto con quella solida, ed è proprio nel passaggio fondamentale dalla buccia al mosto che noi estraiamo i classici aromi di frutto e di spezie, tipici della tradizione. Conclusa la macerazione, il mosto decanta per due giorni, così da togliere la parte fecciosa più grossolana. In seguito, il vino è di nuovo spostato e inizia la fermentazione alcolica, a temperatura controllata, che dura all’incirca una ventina di giorni.
Il Rosé viene poi travasato e sottoposto al batonnage per circa cinque mesi, in modo da conferirgli più complessità e grassezza. Infine, pulito e imbottigliato, rimane a riposo per circa due mesi prima di essere commercializzato.