Valle d'Aosta Torrette Supérieur DOC
"LABIÉ"
Il Labié è un’etichetta legata al territorio e principalmente ai vecchi vigneti di Petit Rouge. Come tutti i vini legati al territorio, il Labié richiede una vinificazione molto attenta e un affinamento in legno delicato per non coprire le note uniche e caratteristiche del territorio di montagna. È un rosso importante da invecchiamento e nel quale il territorio Valdostano è perfettamente riconoscibile. In antichi testi la parola "Labié" trova varie definizioni e la più curiosa è quella che definisce con accezione simpatica il borbottone, la persona che si lamenta continuamente. Abbiamo scelto il lato positivo del termine, ovvero la disapprovazione costruttiva, quella delle persone che non si accontentano, che vogliono sempre fare meglio, come il nostro nonno, che ci ha insegnato a coltivare le vigne.
Se sorseggio un bicchiere di Labié, cosa mi devo aspettare?
Di restare colpito dalla sua complessità, visto che si tratta di una delle etichette di Cave Gargantua che più rimane impressa in chi la prova.
Appena metterai il calice al naso sentirai una concentrazione di aromi che ti ricorderà distintamente la Valle d’Aosta, dai frutti rossi alle spezie, ma nell’assaggio ti sarà anche chiara l’importanza strutturale di questo vino, data da un anno di affinamento in grandi contenitori di legno. In definitiva, avrai a che fare con un prodotto di un certo livello, creato per essere un buon connubio tra note aromatiche e invecchiamento.

Varietà: Petit Rouge (min.70%) e altre varietà ammesse
Contenuto alcolico: 14,5% vol.
Età Vigneti: 20/50 anni
Vigneti (Forma di allevamento, Località, Esposizione): Guyot / Cordone Speronato Gressan / Aosta / Charvensod Nord / Sud
Vendemmia: ottobre
Vinificazione: in grandi e piccoli contenitori di legno in rovere francese
Resa (hl/ha): 65 hl/ha
Potenziale di invecchiamento: > 10 anni
Annata in commercio: 2022
Valle d'Aosta Torrette Supérieur DOC
"LABIÉ"
Il Labié è un’etichetta legata al territorio e principalmente ai vecchi vigneti di Petit Rouge. Come tutti i vini legati al territorio, il Labié richiede una vinificazione molto attenta e un affinamento in legno delicato per non coprire le note uniche e caratteristiche del territorio di montagna. È un rosso importante da invecchiamento e nel quale il territorio Valdostano è perfettamente riconoscibile.
In antichi testi la parola "Labié" trova varie definizioni e la più curiosa è quella che definisce con accezione simpatica il "borbottone", la persona che si lamenta continuamente. Abbiamo scelto il lato positivo del termine, ovvero la disapprovazione costruttiva, quella delle persone che non si accontentano, che vogliono sempre fare meglio, come il nostro nonno, che ci ha insegnato a coltivare le vigne.
Se sorseggio un bicchiere di Labié, cosa mi devo aspettare?
Di restare colpito dalla sua complessità, visto che si tratta di una delle etichette che più rimane impressa in chi la prova.
Appena metterai il calice al naso sentirai una concentrazione di aromi che ti ricorderà distintamente la Valle d’Aosta, dai frutti rossi alle spezie, ma nell’assaggio ti sarà anche chiara l’importanza strutturale di questo vino, data da un anno di affinamento in grandi contenitori di legno. In definitiva, avrai a che fare con un prodotto di un certo livello, creato per essere un buon connubio tra note aromatiche e invecchiamento.
Varietà: Petit Rouge (min.70%) e altre varietà ammesse
Contenuto alcolico: 14,5% vol.
Età Vigneti: 20/50 anni
Vigneti (Forma di allevamento, Località, Esposizione): Guyot / Cordone Speronato Gressan / Aosta / Charvensod Nord / Sud
Vendemmia: ottobre
Vinificazione: in grandi e piccoli contenitori di legno in rovere francese
Resa (hl/ha): 65 hl/ha
Potenziale di invecchiamento: > 10 anni
Annata in commercio: 2022